Migliorare la memoria: 4 consigli dal campione del mondo
Migliorare la memoria non è difficile, ma servono i giusti accorgimenti. Passiamo anni a studiare decine di libri per passare esami e interrogazioni ma poi ci dimentichiamo cosa abbiamo mangiato la sera prima; diventiamo esperti nei campi più disparati ma siamo sempre dietro a cercare le chiavi di casa prima di uscire perché non ricordiamo dove le abbiamo lasciate.
Deve essere per forza così? Esiste un modo per cambiare le cose?
Se mi segui già, saprai che tengo molto alle tecniche di memoria e all’allenamento mentale, ma mi viene spesso chiesto se è possibile migliorare la memoria naturale, quella inconscia e inconsapevole, senza il loro utilizzo.
La risposta breve è sì, assolutamente, ma c’è bisogno di una piccola spiegazione.
Nella gran parte dei casi (dunque salvo problemi neurologici specifici) la nostra memoria non ha nessuna colpa se fatichiamo a ricordarci qualcosa che abbiamo appena letto, visto, fatto o sentito.
La verità è che dobbiamo puntare il dito verso un’altra delle nostre capacità cognitive: l’attenzione. Perciò, la prima domanda che devi porti quando ti accorgi di aver dimenticato qualcosa è la seguente:
“È davvero colpa della mia memoria o ero solo distratto/a?”
Fatta questa premessa, ti parlerò ora di 4 semplici modi per migliorare la tua attenzione e, di conseguenza, la tua memoria naturale.
Sul mio canale YouTube trovi anche un video in cui ti spiego a voce i punti che stai per leggere, ti invito a vederlo se lo preferisci alla lettura, eccolo qui:
1. Evita la frammentazione dell’attenzione
Tutti noi siamo dotati di una memoria a brevissimo termine, detta anche “memoria di lavoro”. Questa immagazzina informazioni rapidamente, in modo super efficiente, ma ha un prezzo: è limitata.
Man mano che la usiamo, essa si riempie non solo delle informazioni che stiamo assorbendo — e quindi a cui stiamo dedicando attenzione — ma si porta dietro anche parte delle attività fatte in precedenza. Quest’ultimo fenomeno è chiamato “attenzione residua”, se ti interessa ne parlo più in dettaglio in questo video sul Time Saving.
La morale, dunque, è la stessa che ribadisco da tempo: evita il multitasking. Tuttavia, è anche importante evitare di fare diverse attività in poco tempo. Anche se si rimane in monotasking, passare rapidamente da un compito a un altro non fa bene alla memoria di lavoro.
In altre parole, invece di aprire Instagram ogni 20 minuti e WhatsApp ogni 10, è meglio usarli più raramente ma per un lasso di tempo maggiore.
Sembra banale, ma ti garantisco che dividere lavoro e svago in singoli blocchi ti porterà un grande aumento della produttività e della creatività, unite a maggiore calma e lucidità.
Riassumendo, di questo primo punto voglio che ti porti a casa due informazioni fondamentali (presta attenzione):
- Dividi le attività in blocchi: non passare da una all’altra a ripetizione;
- Non usare il telefono in modo compulsivo: permettiti pause un po’ più lunghe ma pianificate.
2. Sii presente quando fai qualcosa
Capita spesso di fare qualcosa pur avendo la testa altrove, magari perché siamo presi da un ricordo passato od occupati a pensare a un impegno futuro, senza essere concentrati sul momento presente.
La verità è che per risolvere questo problema la memoria conta poco, per non dire nulla, e ancora una volta ti invito a focalizzarti su ciò che sta a monte: l’attenzione.
Il segreto per lavorare in modo pratico su di essa e sullo stare nel presente è partire dalle abitudini. Nel prossimo punto te ne propongo alcune che, personalmente, mi hanno aiutato parecchio.
3. Migliorare la memoria con le Abitudini: sonno e meditazione
La qualità del sonno è fondamentale per la nostra attenzione durante la giornata. Sentirsi poco lucidi e concentrati dopo aver dormito 6 ore è normale, non c’è caffè che tenga. Avere fra le abitudini una pessima qualità del sonno non può che portare a carenze di attenzione.
Se vuoi migliorare la memoria, dormi bene e dormi tanto! Almeno 7/8 ore per notte. In molti usano la scusa di non avere abbastanza tempo, ma in realtà si tratta solo di imparare a gestirlo meglio.
La seconda abitudine che ti propongo è la meditazione, un esercizio che ha proprio l’obiettivo di portare l’attenzione sul momento presente. Puoi partire in modo semplice: per 5/10 minuti al giorno ti fermi, chiudi gli occhi e ti concentri sul tuo respiro.
Su YouTube puoi trovare tanti tutorial che spiegano la tecnica nel dettaglio, io ti consiglio questo qui. Ti assicuro che i risultati saranno garantiti.
Infine, ci sono anche abitudini accessorie che ti faranno godere di un’attenzione — e di una memoria — migliore. Alimentazione e allenamento fisico sono in cima alla lista, ma non dimenticarti di evitare abitudini dannose, come bere compulsivamente o fumare.
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Ogni settimana, infatti, condivido via mail un concetto che mi ha migliorato la vita, ma che è troppo breve per essere trattato in un video o in un articolo.
Ti aspetto!
4. Allena la tua memoria
Questo articolo non sarebbe completo se non ti consigliassi di imparare le tecniche di memoria più basilari, come il Link method, il Palazzo della memoria, o la Conversione fonetica (clicca su ogni tecnica per vedere l’articolo in cui ne parlo), e di allenarti con esse anche solo 10 minuti al giorno memorizzando qualche lista di parole o di numeri casuali.
In questo modo non migliorerai più di tanto la memoria naturale direttamente, ma allenerai il tuo cervello a restare concentrato e a lavorare per raggiungere un obiettivo prefissato. Inutile ribadire quanto farà bene alla tua attenzione.
Conclusione
Che tu sia stanco di dimenticare dove hai messo le chiavi di casa o di dover leggere due volte ogni pagina del libro che stai studiando, ti garantisco che questi consigli ti aiuteranno fin da subito.
Ti ringrazio per aver letto fino a questo punto e spero ti sia stato utile. Se vuoi approfondire i temi della memoria, della produttività e del miglioramento personale continua a seguirmi sul blog!
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Alla prossima,
Andrea