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Rischi di Onlyfans: ecco perché devi starne alla larga

I rischi di Onlyfans sono trattati da decine di articoli ormai, ma quasi tutti si concentrano sulle sex worker.

C’è chi è felice che la piattaforma stia normalizzato questo mestiere, riducendo lo stigma a cui è soggetto chi lo pratica, e chi ne mette in luce i numerosi (e reali) pericoli: da gruppi Telegram che diffondono i contenuti delle creator senza consenso alle possibili ripercussioni tanto sulla loro salute mentale quanto sul modo in cui vengono etichettate dalla società.

Bene, queste sono proprio le riflessioni che NON faremo oggi.

Oggi vedremo l’altro lato della medaglia. Tutta una serie di problemi che rischiano di danneggiare le vite non delle sex worker, ma di una categoria di persone molto più grande: i consumatori.

Infatti, pare che nessuno dia troppo peso ai danni psicologici di chi si abbona, di chi fa uso di un servizio così tossico e malato.

Sono parole forti, lo so, ma alla fine di questo articolo sono certo che la tua visione di Onlyfans non sarà più la stessa.

Se mi conosci e/o non sei nuovo su questo blog, è probabile che tu ti sia stranito/a nel vedermi parlare di un argomento così distante da ciò che tratto di solito: memoria, produttività e crescita personale.

Ebbene, Onlyfans è molto più rilevante di quanto tu non creda.

Quando si parla di crescita personale, infatti, qualsiasi cosa sia in grado di ostacolarla o danneggiarla diventa in tema e, per quanto mi riguarda, Onlyfans distrugge la crescita personale di chi ne fa uso.

Come sempre, se lo preferisci alla lettura qui sotto trovi il video YouTube che ho fatto sull’argomento.

Onlyfans: cos’è e come funziona

In caso non lo sapessi, Onlyfans è una piattaforma usata principalmente per diffondere contenuti espliciti e pornografici.

Naturalmente, non sono i soli presenti sulla piattaforma, ma negli ultimi anni — soprattutto dallo scoppio della pandemia — essa è diventata famosa (oltre che multimiliardaria) proprio grazie a questa nicchia.

Le persone che vendono questi contenuti, e dunque lavorano come sex worker, sono soprattutto donne. Al contrario, il genere dei clienti è quasi del tutto maschile.

Venendo ora a come funziona, una volta che un utente crea un account e sceglie un metodo di pagamento, gli basterà abbonarsi al profilo della creator in questione per iniziare a vedere foto e video sul feed, con un layout simile a quello di Instagram.

Questo, però, è solo l’inizio.

Onlyfans, infatti, permette alle creator di caricare anche contenuti extra, che andranno “comprati” (metto il verbo tra virgolette perché non se ne ha una copia, ma si compra solo il permesso di vederli) pagando una cifra in aggiunta all’abbonamento.

Non solo, i clienti possono anche richiedere contenuti personalizzati via chat, che la creator realizzerà e “venderà” proprio allo stesso modo.

La chat è uno strumento fondamentale su Onlyfans. Proprio come in tutti gli altri social, rappresenta uno strumento di interazione diretta 1-to-1 con la sex worker, una forma di intimità inclusa nel servizio di abbonamento.

(Spoiler: in realtà la chat è uno degli aspetti più malati di Onlyfans, ma ci arriveremo più avanti)

Questo desiderio di intimità, così forte da volerla comprare, presuppone un attaccamento emotivo che va oltre la mera curiosità di vedere dei qualche foto o video espliciti.

Eccoci dunque al primo dei rischi di Onlyfans di cui nessuno parla.

Su Onlyfans si paga l’intimità

Si paga per soddisfare il bisogno emotivo di vedere quella persona, di parlarci, di sentirci desiderati da lei, anche se in cambio di denaro.

Rischi di Onlyfans: il problema dell’attaccamento emotivo

Ogni servizio viene venduto per soddisfare un bisogno, si sa, e come abbiamo appena detto, il bisogno in questo caso è l’attaccamento emotivo.

Questo è il punto chiave, è ciò che distingue Onlyfans dal porno tradizionale. 

Nel primo caso, infatti, si parte dal desiderio di vedere i contenuti di una specifica persona, i quali creano un bisogno emotivo che viene soddisfatto pagando.

Per il secondo, al contrario, il bisogno di partenza è solo fisico, che viene soddisfatto cercando un contenuto (spesso gratuito) che possa farlo.

Capiamoci, il fatto che io stia parlando dei rischi di Onlyfans non significa che il porno tradizionale non ne abbia. Sappiamo tutti dei problemi di dipendenza, di autostima e di calo della libido che questo porta in chi ne abusa, ma lasceremo questo argomento per un’altra volta.

Ora, però, viene da chiedersi:

Da dove nasce questo bisogno emotivo?

La risposta è semplice, ma non così banale: Onlyfans non ha un algoritmo che spinge le creator.

Proprio così. Non si diventa famosi su Onlyfans promuovendosi su Onlyfans, bensì creandosi un seguito su altri social e puntando a fidelizzarlo, proprio come farebbe un qualsiasi altro influencer

L’utente, quindi, si ritrova a scoprire una creator su altri social, come Instagram, TikTok o Twitch, a seguirla e ad affezionarcisi, per poi decidere di abbonarsi al suo Onlyfans per “vedere di più”.

Il risultato?

Un utente che paga denaro reale per soddisfare un bisogno emotivo in maniera illusoria, che crede di comprare l’accesso a un’intimità che in realtà non ha e non merita.

Una relazione intima, infatti, va conquistata passo passo, esponendosi, mettendosi in gioco e superando le proprie insicurezze, non con un abbonamento da 10 o 20€ al mese.

Se la situazione già così ti sembra poco sana, ecco che arriva la ciliegina sulla torta

Credi forse che i rischi di Onlyfans siano solo economici ed emotivi? Beh, ti sbagli.

Ciò di cui stiamo parlando ha un impatto sul nostro cervello da non sottovalutare. Onlyfans ci convince del fatto che per arrivare a un risultato non serve fatica, cosa che altera del tutto il nostro rapporto con l’ormone del piacere, della motivazione e della ricompensa: la dopamina.

Rischi di onlyfans: il problema della dopamina

Onlyfans rischi

Premessa fondamentale: il problema della dopamina non riguarda solo Onlyfans, ma la nostra società in generale.

Ogni cosa che ci dà picchi di dopamina senza sforzo è, di fatto, un problema: cibo, social network, fumo, alcol, droga, porno e tanto altro. 

Ci sono tanti studi scientifici che confermano questa tesi, ma te ne voglio raccontare uno che mi ha sconvolto.

Dei ricercatori hanno inibito il livello di dopamina in alcuni ratti e li hanno messi in una gabbia con tutto il necessario per proliferare: cibo, acqua e potenziali partner.

Peccato però che i ratti, senza dopamina, non avevano la forza e la motivazione di nutrirsi e morivano di fame nonostante il cibo fosse lì davanti a loro. 

rischi di Onlyfans

Per farla breve, senza dopamina avevano perso ogni voglia di vivere. Ecco quanto è importante questo ormone per la qualità della nostra vita.

Tutti noi dovremmo stare alla larga da qualunque cosa ci stimoli rilasci improvvisi di dopamina, incluso Onlyfans.

Onlyfans crea dipendenza

Ti piace il gioco d’azzardo?

No, non sono impazzito, rispondi sinceramente. Se hai risposto di no (come spero che sia), probabilmente non ci hai giocato abbastanza. 

Il gioco d’azzardo è progettato per piacerci, per far crescere in noi il desiderio di tornare ancora e ancora, ma come tutti sappiamo, la dipendenza è proprio dietro l’angolo.

Ecco, con Onlyfans è proprio la stessa cosa.

Pensaci, ogni giorno hai un elemento di novità e imprevedibilità che ti aspetta sul profilo. Alcuni contenuti sono visibili ma altri sono censurati, e quel “vedo non vedo” non fa altro che stimolare la tua voglia di averne di più.

Poi, oltre a tutto questo, la creator ti scrive in chat dicendo che vuole parlare con te.

“Vuoi vedermi in questa posizione?”

“Vuoi vedermi mentre faccio questo?”

Sai cosa potresti ottenere, ma non ne hai la certezza, cosa che fa leva sulla nostra incapacità di gestire le emozioni e gli impulsi sessuali. Il risultato è una curiosità morbosa che, infine, spinge a pagare. 

Onlyfans chat

Abbiamo parlato di abbonamenti e contenuti esclusivi da “sbloccare”, ma veniamo ora al problema più importante: le chat.

Infatti, devi sapere che è proprio da qui che proviene la maggior parte dei guadagni.

Dopotutto, un abbonamento di 10 o 20€ al mese non può certo mandare sul lastrico i consumatori. Tuttavia, spesso accade che i contenuti più espliciti vadano comprati singolarmente, pagando una cifra aggiuntiva che, per le creator più seguite, può anche essere di centinaia di euro.

Come ormai avrai capito, il danno qui non è solo economico. Al contrario, è l’ennesimo modo di alimentare la falsa intimità che sta alla base dei rischi di Onlyfans.

Il risultato è un un rapporto malsano di pura oggettificazione, in cui viene normalizzato il potere di far fare a qualcuno ciò che si vuole grazie al denaro, come fosse il personaggio di un videogioco.

Ma ora, è arrivato il momento della ciliegina sulla torta, l’aspetto più malato di tutta la piattaforma.

I profili di Onlyfans sono spesso gestiti da agenzie, non dalle creator.

Hai capito bene. Immagina arrivare a pagare per avere l’intimità di una ragazza (seppure illusoria) fare sexting con lei e, in realtà, di star parlando con un 40enne che scrive da un ufficio chissà dove.

Ti lascio qualche secondo per metabolizzare la cosa. Nel frattempo, se non l’hai già fatto, ti invito a iscriverti alla mia newsletter, dove ogni settimana condivido un concetto che mi ha migliorato la vita riguardo il Mindset, la Produttività e/o la Crescita Personale.

Non te lo perdere, ci vediamo dentro!

Onlyfans non è un bisogno fisico

“Ma a me quella creator piace solo fisicamente, non sento nessuna attrazione emotiva. Pago solo perché voglio vederla.”

Chi la pensa così purtroppo sta ignorando un problema molto importante. 

Internet è strapieno di contenuti pornografici gratuiti che aumentano ogni giorno di più. Ce n’è per tutti i gusti ed è impossibile esaurire i video da guardare.

Guarda caso, però, queste persone scelgono di pagare proprio per vedere una singola persona in particolare, preferendola a tutte le altre.

Mi spiace ma non regge granché, se la discriminante fosse davvero l’aspetto fisico, sarebbe del tutto possibile trovare equivalenti, credimi.

Inoltre, il bisogno fisico non giustifica in alcun modo la volontà di pagare per soddisfarlo. Tutti noi, infatti, tendiamo a essere molto restii all’atto di pagare per avere qualcosa.

Pensa a quanto spesso capita che la gente si indigni perché l’abbonamento della loro piattaforma streaming preferita è aumentato di 1€, o di quanto sia difficile decidere se scaricare un’app che ci sarebbe utilissima, ma che costa ben 1,99€.

Dato tutto questo attaccamento al denaro, se su Onlyfans c’è gente disposta a pagare così tanto significa che ciò che offre è visto come molto prezioso, come di grande valore.

Detto ciò, la perdita economica è sicuramente un problema, ma a portare a spese così ingenti è proprio il desiderio di soddisfare un bisogno emotivo, bisogno che, lo ripeto un’ultima volta, non andrebbe soddisfatto pagando.

I rischi di Onlyfans per gli adolescenti

Sarò sincero, ho una grande paura riguardo a quali saranno le conseguenze a lungo termine di tutti i rischi di Onlyfans che abbiamo trattato oggi. Quello che mi spaventa di più, però, riguarda l’impatto sulle vite degli adolescenti.

Normalizzare questi modelli significa avere nuove generazioni che si illudono che questo sia un rapporto legittimo e non malato. Che non abbia conseguenze sulla dopamina in primis (e dunque su tutto ciò di cui abbiamo parlato) ma anche sull’autostima, sulla sfera sessuale, emotiva e relazionale.

Sia chiaro, chi si abbona a Onlyfans sa bene di non essere in una relazione con la creator di turno, ma il fatto di desiderare una persona così tanto da pagare per averla, pur sapendo che sia impossibile averla fino in fondo, non può che portare a un danneggiamento dell’autostima e del rispetto per se stessi.

Effetti a lungo termine come questi devono ancora essere studiati, ma prevedo che nei prossimi anni ne sentiremo parlare parecchio. Nel frattempo, sta a noi responsabilizzarci e prenderci cura di un problema così importante.

Conclusione

Credo di essermi esposto parecchio con un articolo del genere, ma i rischi di Onlyfans sono reali e avevo bisogno di farci qualche riflessione. Sento una grande responsabilità nei confronti di chi mi segue e, detto sinceramente, mi sembra assurdo che nessuno parli delle conseguenze per chi ne fa uso.

Le scorciatoie fanno male, sempre. Lavorate su di voi, mettetevi in gioco, conquistatevi i piaceri e le gratificazioni.

Spero che questo articolo ti sia stato utile. Se vuoi approfondire i temi della memoria, della produttività e del miglioramento personale continua a seguirmi sul blog!

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A presto,

Andrea