Fai questo al posto dei buoni propositi per l’anno nuovo
Quando si parla di buoni propositi per l’anno nuovo, ogni volta si sentono i soliti cliché.
“Dal 1º gennaio mi metto in forma!”
Disse colui che non riesce ad andare in palestra per più di una settimana di fila.
“Quest’anno mi rimetto in pari con gli esami!”
Disse colei che non riesce a studiare per più di 5 minuti senza distrarsi.
A queste persone dico solo una cosa: è normale. Se vuoi portare un cambiamento reale nella tua vita, che vada al di là di qualche promessa fatta a te stesso/a la sera di capodanno, i buoni propositi sono inutili.
Cerchiamo di capire perché e vediamo un approccio alternativo che io stesso uso nella mia vita ogni giorno di ogni anno.
Come al solito, qua sotto ti lascio anche il video YouTube che ho fatto sull’argomento, in caso lo preferissi alla lettura.
I buoni propositi si realizzano con le azioni, non con il desiderio
Parliamoci chiaro, buoni propositi sono più delle speranze che non degli obiettivi reali ed è proprio questo che ci porta a fallire. Sono desideri che non mostrano cosa fare nello specifico.
Per raggiungere gli obiettivi, al contrario, servono azioni pianificate ad hoc con il giusto anticipo.
Ad ogni modo, il desiderio è solo uno dei vari errori presenti nei buoni propositi. Personalmente, io ne identifico altri 3:
- Tendiamo a scrivere troppi propositi tutti insieme, cosa che causa un senso di sopraffazione che ci fa perdere in partenza;
- Ottenere risultati è spesso più difficile del previsto e questo causa frustrazione;
- Prima di raggiungere un obiettivo serve del tempo per migliorare in quel campo specifico.
Di tutti e 3, l’ultimo è di sicuro il fattore più importante: il tempo.
Pensaci, se tra i tuoi buoni propositi per l’anno nuovo c’è il voler dimagrire, allora dovrai investire molto tempo per migliorare la tua alimentazione e la tua attività fisica prima di vedere dei risultati (potrebbero anche volerci anni).
Parlando di tempo, dunque, devo dirti una triste ma reale verità:
Se vuoi che quest’anno sia il tuo anno migliore è già troppo tardi, dovevi pensarci all’inizio dell’anno scorso.
Non tutto è perduto però, anzi è proprio ora che devi iniziare a costruire il tuo anno migliore. Vediamo come farlo un passo alla volta, seguendo i 3 step che io stesso uso per la mia carriera da atleta della memoria, per il mio lavoro e per la mia intera vita, gli stessi che hanno reso l’anno appena passato il mio migliore finora.
1. Il recap
Per avere chiaro dove si vuole arrivare bisogna prima capire da dove si parte. Ecco perché fare un recap dell’anno appena passato è fondamentale. Fai un chiaro elenco di cosa è andato bene e di cosa è andato male, dei pro e dei contro.
Questo ti insegnerà non solo a essere fiero/a dei tuoi successi, ma a usare i fallimenti per impostare l’anno che sta per arrivare.
2. Quando tutti partono dall’inizio, tu parti dalla fine
A questo punto, fatto il recap, è il momento del vero cambio di paradigma. Molte persone userebbero i fallimenti per basare la scrittura dei buoni propositi e iniziare a lavorare su loro stesse, ma io ti invito a fare il contrario.
Invece di partire dall’inizio, parti dalla fine. Chiediti:
Come dovrei finire quest’anno per rendere il prossimo il mio anno migliore?
È solo partendo dalla fine, dalla soluzione, che si riesce a risolvere davvero un problema, che il percorso verso l’obiettivo diventa chiaro.
È come nella settimana enigmistica: tutti risolvono un labirinto partendo dall’inizio ma il modo migliore è partire dalla fine procedere a ritroso. Prova tu stesso/a e vedrai che il percorso si rivelerà da solo.
Ad ogni modo, lo strumento chiave per finire il tuo anno al meglio sono le abitudini. Rifletti qualche minuto e scrivi quelle che devi prendere e quelle che devi eliminare.
Ricorda che la nostra intera vita è il frutto delle nostre abitudini, sono loro a controllare noi, dunque dobbiamo imparare a usarle a nostro vantaggio.
ALT! Breve interruzione di servizio: se non l’hai già fatto, ti invito a iscriverti alla mia newsletter, dove ogni settimana condivido un concetto che mi ha migliorato la vita riguardo il Mindset, la Produttività e/o la Crescita Personale.
Non te lo perdere, ci vediamo dentro.
3. Costruisci quest’anno per rendere il prossimo il migliore della tua vita
Se avessi otto ore per tagliare un albero, ne spenderei sei per affilare l’ascia.
Abraham Lincoln
Così disse Abraham Lincoln per sottolineare l’importanza della preparazione prima dell’azione, proprio ciò che ti sto dicendo di fare.
Ora che hai stabilito il tuo punto di partenza e le abitudini da prendere (o eliminare) quest’anno per iniziare il prossimo al meglio, ti sarà ovvio che il questo dovrà essere un anno di preparazione, che renderà quello dopo ancora migliore.
Naturalmente, se rispetterai tutto ciò che hai scritto e applicherai ciò che sto per dirti, altroché preparazione… avrai comunque un anno pieno di soddisfazioni e obiettivi raggiunti.
Riguardo al come riuscirci, invece, la risposta è una sola: pianificare. I modi in cui farlo, però, sono due, a seconda dei casi.
Caso n. 1: non sai dove ti vedi tra 3/5 anni
Non c’è nulla di strano in questo. Tutti noi abbiamo periodi della vita in cui non abbiamo chiaro dove vogliamo arrivare, dove ci vediamo nel lungo termine. Tuttavia, puoi comunque fare molto.
Inizia con il capire cosa vuoi ottenere per la fine dell’anno e fai una divisione a ritroso seguendo questo criterio:
- Inizia dividendo l’anno per trimestri o quadrimestri;
- Prosegui stilando un piano mensile;
- Stringi ancora per le varie settimane;
- Pianifica ora le giornate inserendo le attività da svolgere.
Mettiamolo in pratica con un esempio.
Poniamo che i tuoi “buoni propositi per l’anno nuovo” (frase che ormai dovremmo aver buttato nel bidone) siano 4 nuove abitudini.
Dividi l’anno in trimestri e dedica ogni trimestre a 1 sola abitudine. Così potrai consolidarle una a una e imparare a portarle avanti in simultanea senza sforzo.
A questo punto puoi restringere la pianificazione nei mesi, poi nelle settimane e infine nelle giornate. Ricorda che non conta tanto l’obiettivo in sé ma tutte le piccole azioni che devi fare per raggiungerlo, sono loro a fare la differenza tra il successo e il fallimento.
Caso n. 2: hai chiaro dove ti vedi tra 3/5 anni
In questo caso il processo è lo stesso, con l’aggiunta di dividere negli anni gli obiettivi a lungo termine che hai in mente.
Fatto questo, voglio darti altri 2 consigli, prendili come dei bonus:
- Dividi gli obiettivi per categorie: personalmente io uso “salute”, “lavoro”, “gare di memoria” e “personali”;
- Poniti obiettivi di cui hai il controllo: è un punto che tratto nel dettaglio nel mio articolo su come raggiungere gli obiettivi ma, in breve, assicurati che il successo dipenda da te. Certo, qualche fattore esterno ci sarà sempre, ma scegli un obiettivo anche e soprattuto in funzione del tuo grado di controllo.
Conclusione
Oggi hai visto un approccio opposto a quello della classica check-list intitolata “buoni propositi per l’anno nuovo” che molti fanno. Hai imparato che partire con tutti i propositi dal 1º gennaio, porta solo alla sopraffazione.
Al contrario, con questo metodo, avrai un piano pratico che parte dalla fine e che è in grado di ridurre il caos e lo stress, aumentando il controllo e la soddisfazione.
Rispetta tutti i punti e vivrai un anno appagante e pieno di successo.
Spero che questo articolo ti sia stato utile. Se vuoi approfondire i temi della memoria, della produttività e del miglioramento personale continua a seguirmi sul blog!
Per finire, in basso ti lascio i link al mio canale YouTube e a tutti i miei altri canali social. Ci vediamo là.
A presto,
Andrea