Metodo dei Loci – costruire un Palazzo della Memoria
Palazzo della memoria: la più potente delle Mnemotecniche
Il palazzo della memoria, anche conosciuto come Metodo dei Loci ciceroniani o journey method, è la tecnica di memoria più efficace e versatile in assoluto.
Questa tecnica ha un fascino e una storia superiore a tutte le altre. Usata da Cicerone per memorizzare i suoi lunghi discorsi, da noi Memory Athletes per quasi tutte le prove delle gare e perfino da Sherlock nella serie TV per aiutarsi nei suoi casi.
Preciso, potente e versatile, il palazzo della memoria può essere sfruttato in tante occasioni, anche molto diverse tra loro. Dalla preparazione di un esame per ricordare i concetti più lunghi e complessi, alla memorizzazione di una sequenza di migliaia di cifre numeriche, passando anche per delle semplici liste di dati di qualunque tipo.
Il metodo dei loci è infatti un ottimo alleato in tutte quelle situazioni in cui ci ritroviamo a dover ricordare delle sequenze di informazioni, da quelle più brevi fino a quelle più lunghe.
Ho anche realizzato un video sul palazzo della memoria, se lo preferisci alla lettura eccolo qui:
Il principio della Tecnica dei Loci
La sua semplicità è la sua potenza: sfruttare dei percorsi a noi familiari per incamerare le più svariate informazioni.
Il principio di base è infatti quello di costruire un percorso mentale, all’interno di un posto che conosciamo bene, come una casa, identificando dei punti fisici, come i mobili, che useremo per ricordare le informazioni, associandole ad essi.
A primo impatto il palazzo della memoria potrebbe sembrare una tecnica complessa e piena di passaggi; in realtà non è così: basta un po’ di pratica per far sì che tutti gli step che vedremo si fondano in un unico processo rapido ed efficiente.
Iniziamo subito con la spiegazione. Come dicevamo, la tecnica consiste nel creare una sequenza ordinata di punti all’interno di un percorso che conosciamo bene per poi sfruttare questi punti, i cosiddetti loci (locus al singolare), per incamerare le informazioni.
Vediamo come costruire un palazzo della memoria per poi passare al suo uso con alcuni esempi pratici.
Come creare un Palazzo della Memoria: 3 step per cominciare
1. Parti da casa tua
Il primo passo è la scelta del percorso da usare. Questo percorso può essere qualunque luogo, sia al chiuso che all’aperto. Per iniziare prendi la casa dove vivi, sarà questo il tuo primo palazzo della memoria.
2. Muoviti di stanza in stanza
Una volta scelto il luogo si passa al secondo step: decidere in che ordine ci muoveremo all’interno di esso. Una casa è formata da un insieme di stanze; quello che dobbiamo fare non è altro che ordinarle dalla prima all’ultima seguendo un certo ordine logico.
Immagina di dover mostrare la tua casa a qualcuno che non l’ha mai vista; sicuramente non salterai da un lato all’altro della casa casualmente ma ti muoverai con un certo ordine. Ad esempio, partendo dall’ingresso, per poi proseguire con il salone, la cucina e infine la zona delle camere e dei bagni seguendo l’ordine con il quale le stanze sono distribuite.
3. Scegli i Loci
Ora che abbiamo deciso un ordine con il quale muoverci all’interno della casa passiamo al terzo e ultimo passo: la scelta dei loci e del loro ordine.
Abbiamo una sequenza ordinata di stanze; quello che faremo sarà selezionare all’interno di ognuna di esse un certo numero di punti, i loci, che non sono altro che i principali punti di riferimento della stanza.
In una camera da letto saranno ad esempio il letto, l’armadio, la scrivania; nella cucina il frigo, il tavolo, i fornelli e così via. Si tratta quindi di mobili o di oggetti particolarmente grandi o rilevanti all’interno della stanza.
Il numero di loci da prendere per ognuna delle stanze dipende dalla dimensione di quest’ultime, in media 3/5 loci per ognuna di esse è il giusto numero. Naturalmente in quelle più grandi, come il salone, ce ne saranno di più e in quelle più piccole di meno.
Come scegliere i Loci giusti
Mi spiace, ma non puoi mettere le informazioni dove ti pare. Per sfruttare il Palazzo della Memoria al suo massimo potenziale, la selezione dei loci e del loro ordine deve seguire alcune regole precise:
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- Passa da un Locus all’altro in senso orario, a partire dall’ingresso della stanza. In questo modo avrai una sequenza ordinata di punti in cui depositare le informazioni e non dovrai preouccuparti di ricordarne l’ordine;
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- I Loci devono essere ben distribuiti all’interno della stanza, in modo uniforme;
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- Scegli Loci di medie/grandi dimensioni, come un tavolo, un letto, il frigo o la TV. Evita invece (per il momento) oggetti più piccoli come una mensola, un cuscino o un portapenne;
- Evita ripetizioni nella stessa stanza. Non è una buona idea prendere due divani, se ce ne sono due, oppure due sedie, due comodini e così via perché questo potrebbe portare a confondersi.
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Ecco un esempio con un paio di stanze:
Fatto ciò per tutte le stanze ci ritroveremo quindi con una sequenza ordinata di punti, i nostri loci, dal primo all’ultimo. Ecco il tuo palazzo della memoria!
“Non è un metodo troppo lungo?”
Ti ho anticipato? Può darsi. Se anche tu ti sei posto questa domanda non preoccuparti, ti rispondo subito:
NO!
Questo perché il luogo che abbiamo usato lo conosciamo già; l’unica cosa che dovremo ricordarci è l’ordine dei loci e questo è molto semplice. Le regole di cui ti parlavo sopra ti aiuteranno a sapere cosa fare e rimarrà immediato ricordarne l’ordine.
Prima di proseguire con la lettura ti invito a costruire il tuo palazzo della memoria se non lo hai ancora fatto.
E una volta fatto, di chiudere gli occhi e ripercorrere tutti i loci che hai selezionato, dal primo all’ultimo, per essere sicuro/a di averli tutti chiari nella tua mente.
Ora passiamo all’uso vero e proprio della tecnica!
Quando usare il Palazzo della Memoria
Iniziamo con qualcosa di semplice, ma che ci serve per capirne il funzionamento: una lista di parole.
Quello che possiamo fare per ricordare questa lista di parole è visualizzare ognuna di esse, sotto forma di un’immagine, in ognuno dei loci, seguendo il loro ordine. La prima immagine corrisponderà al primo locus, la seconda immagine al secondo locus e così via.
Prova tu usando i primi 10 loci del tuo palazzo della memoria:
Tastiera – albero – acqua – candela – scarpa – facile – ago – polvere – piattaforma – casco
Questa era una lista di parole casuali e raramente abbiamo necessità di memorizzare dati di questo tipo.
Ma quello che si può fare è ridurre ad una lista le informazioni che ci serve ricordare, come abbiamo già visto nell’articolo sul link method, che se non hai letto ti consiglio di recuperare cliccando qui.
Se lo hai letto forse ti starai chiedendo: abbiamo memorizzato delle liste anche con il link method; che differenza c’è tra questo e il palazzo della memoria?
ALT! Breve interruzione di servizio: se non l’hai già fatto, ti invito a iscriverti alla mia newsletter, dove ogni settimana condivido un concetto che mi ha migliorato la vita riguardo il Mindset, la Produttività e/o la Crescita Personale.
Non te lo perdere, ci vediamo dentro!
Palazzo della Memoria e Link Method: sfrutta appieno le mnemotecniche!
Ci sono molti vantaggi nell’uso del metodo dei loci rispetto al link method, vediamone alcuni:
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- con il link method se ci scordiamo una parola rischiamo di perdere tutto il resto trattandosi di una catena. Con il palazzo questo rischio non c’è: possiamo passare al locus successivo e continuare con le altre informazioni qualora si verificasse questa eventualità.
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- se le informazioni sono tante diventa molto confusionario creare un’unica lunga storia. Con i loci possiamo ovviare a questo problema.
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- dare una precisa ambientazione alle nostre immagini ci permette di richiamarle con più facilità perché sappiamo esattamente dove andarle a recuperare
- una volta imparato ad usare il palazzo, possiamo sfruttare alcune sue sfaccettature più avanzate, come quella della segmentazione (che spiego in dettaglio in Mnemonica 2.0), per ricordare anche la precisa gerarchia delle informazioni.
A volte infatti, più che delle liste, abbiamo delle macro liste con delle sottocategorie che contengono a loro volta altre liste di informazioni e così via. Con il palazzo della memoria diventa molto più semplice gestire tutto ciò.
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Unisci più Tecniche di Memorizzazione
Ma soprattutto la massima efficacia viene raggiunta quando combiniamo queste due tecniche insieme.
Vediamo meglio: se abbiamo una lunga lista di dati possiamo dividerla prendendo due o tre parole alla volta per poi associarle tra loro con il link method e visualizzarle nei loci.
Non inseriamo più quindi solamente un’immagine per locus ma più di una, legate tra loro con il link method.
In questo modo abbiamo due vantaggi: creare le associazioni rende il ricordo più solido rispetto alla semplice visualizzazione dell’immagine nel locus e inserire più immagini in ognuno di essi ci permette di “risparmiare spazio” perché saranno necessari meno loci.
E’ anche più rapido dal momento che non dovremo sforzarci nel creare un’unica grande storia ma quello che faremo è crearne tante più brevi.
Inoltre, l’unione di queste due tecniche, si presta particolarmente bene a quelle situazioni di cui parlavamo prima nelle quali gli argomenti si presentano sotto diversi gradi di profondità (quando c’è quindi una gerarchia e non una semplice lista di dati).
Esempio
Facciamo un esempio con qualcosa di abbastanza semplice. Mettiamo caso che io voglia ricordare tutti i Presidenti della Repubblica Italiana (in ordine) e alcune informazioni su di loro come le date di inizio e fine carica o le date di nascita.
Per farlo posso procedere in questo modo: assegno ad ognuno di essi un locus trasformando il loro nome in un’immagine per poi visualizzarla appunto sul locus. Così facendo memorizzo i loro nomi e il loro ordine.
A questo punto posso usare il link method per legare all’immagine del Presidente le altre informazioni su di lui come le date (che, essendo numeri, vedremo come memorizzare nell’articolo sulla conversione fonetica).
Fare questo con il solo link method sarebbe risultato complesso e confusionario. Con l’unione delle due tecniche abbiamo invece una chiara rappresentazione mentale dei dati che ci serviva ricordare e del loro ordine.
Lo stesso può essere fatto con qualunque altro tipo di dati, anche se più lunghi e complessi. Ci serviranno semplicemente più loci e più tempo ma non abbiamo un “limite” di quantità.
A questo link puoi trovare un articolo interamente dedicato ad esempi con il Palazzo della Memoria.
Il palazzo della memoria si presta anche bene ad essere usato in combinazione con le mappe mentali per certe situazioni durante lo studio.
Porta il Palazzo della Memoria al massimo livello, entra in Mnemonica 2.0
Ebbene sì, abbiamo appena lanciato la nuova edizione del nostro corso sulle tecniche di memoria. Esatto, “abbiamo”, perché non sarò da solo, ma sarò accompagnato da due miei folli amici e colleghi:
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- Alessandro de Concini: imprenditore, insegnante e formatore nel campo del metodo di studio e dell’apprendimento efficace, che ti mostrerà come ricordare tutto ciò che studi per sempre;
- Vanni De Luca: mnemonista di fama internazionale noto per i suoi spettacoli incredibili. Per lui la memoria è arte e la usa come fosse magia. Ti insegnerà come usarla per tenere discorsi in pubblico, memorizzare testi, poesie e un’infinità di altre cose (P.S. clicca sul suo nome e scopri con i tuoi occhi di cosa è capace).
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Infine, ci sono io, l’attuale Campione del Mondo di Memoria, che ti parlerò di tecniche come quella di cui hai appena letto e ti introdurrò al meraviglioso mondo dei Memory Sports.
Ti anticipo solo che ho scritto e girato un intero modulo solo sul Palazzo della Memoria e l’ho sviscerato fino al midollo. Troverai:
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- Le basi per partire al meglio;
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- Come usare il Metodo dei Loci nello studio;
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- Ovviamente, come usarlo al massimo livello nelle Gare di Memoria;
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- Ogni segreto per memorizzare a breve e a lungo termine a piacimento;
- Come creare nuovi percorsi per non finire mai i loci.
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E molto, molto altro.
Non voglio dilungarmi troppo, ma per sapere tutti i contenuti del corso nei minimi dettagli clicca qui e scopri cosa è in grado di fare la tua mente.
Ci vediamo dentro.
Conclusione
Ti consiglio di mettere in pratica questa tecnica iniziando con delle semplici liste di parole per poi passare ad usarla con ciò che ti serve ricordare nello studio, nel lavoro o in qualunque campo tu voglia.
Non te ne pentirai, con l’esercizio questa tecnica diventerà efficace oltre le tue aspettative.
Se padroneggiata ai massimi livelli può portare a raggiungere risultati incredibili; ai campionati di memoria la usiamo per quasi tutte le discipline e arriviamo a memorizzare centinaia di numeri in pochi minuti, decine di mazzi di carte in un’ora e molto altro. Se vuoi farti un’idea dando un’occhiata ai Record Mondiali puoi cliccare qui.
Per oggi è tutto, sul metodo dei loci c’è veramente tanto da dire quindi sicuramente ne parlerò nuovamente in futuro per approfondire alcuni suoi aspetti.
Alla prossima,
Andrea
Palazzo della memoria palazzo della memoria palazzo mentale metodo dei loci
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molto utile ben scritto grazie
Grazie a te del feedback!
PERFETTA
Mi fa piacere!
Gracias por el aporte querido. Hace unos años comencé con este tema, y sería un sueño participar en eventos de la memoria. Ojalá algún día pueda conocerte, te admiro mucho!!!
Un saludo fraterno desde Argentina!
Thanks, it’s a pleasure!
Best,
Andrea
Grazie Andrea,
per il lavoro di inforzione gratuita che stai facendo così da permettere anche a noi phoveri di poter fruire di queste info
E’ un piacere! Cercherò di arricchire questo blog sempre di più.
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Ciao blog molto interessante e utile (soprattuttoper noi studenti).
All’inizio,le informazioni , si associano a casa nostra, ma quando si prende un po’ la mano, e si hanno più informazioni, a cosa si possono associare le informazioni?
Ciao, grazie! Si possono usare altri percorsi come case di amici o parenti, scuole, uffici, università, strade e molto altro. Qualunque luogo nel quale possiamo identificare dei punti fisici va bene!
Ciao Andrea, sempre chiarissimo, è possibile memorizzare sequenze tipo gli algoritmi del cubo di rubik nel palazzo della memoria? Posiziono ogni algoritmo per ogni locus in ordine?
Ciao! Per gli algoritmi del cubo non conviene usare i loci perché non sono informazioni che dobbiamo ricordare in ordine.
Complimenti per il blog Andre! Aspetto con ansia l’articolo sulla segmentazione che sono riuscito ad approfondire solo in qualche articolo di Armando Elle ma che a mio avviso, è fondamentale nello studio. Grazie.
Grazie! Lo farò 🙂 Sì, per lo studio è una svolta
Ciao Andre, complimenti e grazie per il blog! Aspetto con ansia il tuo articolo sulla segmentazione che utilizzo nello studio e a mio avviso è fondamentale!
Guarda che caso, mi sono imbattuto nel tuo sito esattamente un anno dopo la pubblicazione. Penso che me lo leggero con calma per approfondire. Mi servirebbe proprio dato che ho una pessima memoria……forse più dovuta alla pigrizia mentale oltre che all’età. Complimenti ancora, articolo ben scritto. Saluti
Mi fa piacere! E grazie dei complimenti.