Le tecniche di memoria – come Ricordare TUTTO
Perché imparare le Tecniche di Memoria?
Per introdurti alle tecniche di memoria voglio farti una domanda.
Riesci a ricordare, anche a distanza di anni, un evento o un’informazione in modo preciso senza un apparente motivo? Senza che tu lo volessi e senza che ti fosse chissà quanto utile.
Io credo proprio di sì, così come ti sarà capitato di non riuscire a farti entrare in testa qualcosa che, invece, dovevi ricordare. Per non parlare di tutte quelle volte in cui crediamo di sapere qualcosa ma, nel momento del bisogno, veniamo travolti dai tanto temuti “vuoti di memoria“.
Beh, tutte queste situazioni portano a una triste, ma ovvia, conclusione:
Non siamo poi così bravi a usare la nostra memoria
Direi che, piuttosto che “usarla”, tendiamo a lasciare che faccia un po’ come le pare, che ricordi e dimentichi informazioni a suo piacimento, a scapito dei nostri bisogni.
Ebbene c’è un motivo dietro tutto questo: non tutte le informazioni sono uguali. Non tutte hanno le stesse caratteristiche e, soprattutto, non tutte sono percepite dalla nostra mente come qualcosa di importante.
Dopotutto, il nostro cervello non può di certo assimilare qualsiasi cosa che gli si para davanti, esploderebbe!
Di conseguenza, quello che fa è selezionare. Selezionare solo le informazioni che ritiene importanti per la nostra sopravvivenza.
Dunque: perché imparare le tecniche di memoria?
Facile, perché, senza girarci intorno, sono il segreto per ricordare qualsiasi cosa per sempre, se si ha il giusto metodo.
“Ingannare” il cervello con le Mnemotecniche
Leviamoci subito questo dente, ho una brutta notizia da darti:
Non sei tu che decidi cosa è abbastanza importante da essere memorizzato dal tuo cervello. È un processo automatico, inconscio, che non dipende dalla nostra volontà.
Insomma, ripetere al tuo cervello: “Il programma di anatomia è importantissimo per la mia sopravvivenza, ricordalo tutto prima dell’esame!” mi spiace, ma non funzionerà.
Attenzione però, ho anche una buona notizia:
Il segreto per memorizzare tutto ciò che vuoi è “ingannare” il tuo cervello. Non puoi scegliere cosa fargli ricordare, ma puoi “convincerlo” del fatto che alcune informazioni siano più importanti di altre.
Le Tecniche di Memoria sono un modo per ingannare il tuo cervello
Per farlo dovremo semplicemente attribuire ad una comune informazione (che essa sia una sequenza numerica, un capitolo di un libro, o qualunque altra cosa) le stesse caratteristiche possedute da quei dati che la nostra memoria assimila naturalmente: la dovremo trasformare… ed ecco qui che entrano in gioco le tecniche di memoria!
La nostra mente, infatti, non distingue ciò che immaginiamo da ciò che avviene realmente.
Te lo dimostro con un esempio.
Immagina di avere un limone davanti a te, immagina di tagliarlo con un coltello e poi di avvicinare una metà alla tua bocca. A questo punto spremilo e sentine il sapore.
Ti sarà sicuramente venuto un brivido o perlomeno l’acquolina in bocca.
Ora immagina di avere una lavagna davanti a te, quelle classiche che si usano con il gesso. Immagina di grattarla con le unghie con violenza e lentamente. Anche qui avrai avuto un brivido piuttosto fastidioso.
Ecco, hai avuto queste reazioni ma davanti a te non c’era né un limone né una lavagna.
Come vedi la tua mente non percepisce la differenza tra realtà ed immaginazione soprattutto se questa è vivida e immersiva.
Capirai presto come questo si riccolega alle tecniche di memoria.
A cosa servono le Tecniche di Memoria
Le Tecniche di Memoria NON lavorano sulla memoria
Lo so, sembra un paradosso, eppure le cose stanno davvero così. La tua memoria è lì dov’è e funziona molto bene, non può essere migliorata.
Al contrario, le mnemotecniche lavorano su ciò che devi ricordare: sulle informazioni, sui dati. Li trasformano in qualcosa che il nostro cervello possa catturare senza sforzo.
Lo sforzo, dunque, non sta nell’atto stesso di memorizzare, ma nel rendere le informazioni memorabili. Tutto il resto è automatico. A questo, poi, si aggiunge l’importanza del sapere come ripassare in modo efficace, tramite la tecnica dei ripassi programmati, di cui ho già parlato qui sul blog e grazie a cui potrai ricordare tutto per sempre.
Caratteristiche della memoria e del ricordo
Ma quindi, cos’è che il nostro cervello è portato a ricordare? Quali sono queste famose caratteristiche che dobbiamo attribuire ad un’informazione per renderla semplice da ricordare?
Facciamo un passo indietro. Andiamo indietro di qualche migliaio di anni. Da lì ad ora, se ciò che si trova fuori dalla nostra scatola cranica è cambiato, e non poco, ciò che si trova all’interno invece, non ha subito grandi cambiamenti.
L’evoluzione se la prende molto comoda e non è qualcosa che fa il suo corso in poche migliaia di anni per cui il nostro cervello non è troppo diverso da quello dei nostri antenati, così come non è troppo diversa la sua abilità di ricordare le cose.
L’importanza delle immagini
Se ti dico la parola cane cosa ti viene in mente? La scritta “cane”?
No, immagini un cane vero e proprio, in carne e ossa, magari uno specifico. Probabilmente lo immagini allegro, scodinzolante, che ti viene incontro felice per farti le feste.
Questo perché il cervello umano pensa sotto forma di immagini, non di parole. Ogni cosa la ricostruisce visivamente con una precisione sorprendente, e a ciò associa spesso emozioni precise (ad esempio, la gioia nel pensare a un cane che ti fa le feste).
Il cervello, inoltre, si ricorda più facilmente le immagini fuori dall’ordinario che, guarda caso, sono quelle che ci colpiscono di più emotivamente, in positivo o in negativo.
Se ci pensi un tempo tutto ciò che noi uomini dovevamo ricordare aveva queste caratteristiche: quali erano gli animali da cacciare, quali quelli da evitare e la loro posizione, le piante da cui poter raccogliere dei frutti e come ritrovarle, la propria casa e come ritornarci…
Oggigiorno, invece, le cose sono cambiate parecchio: viviamo in un mondo dove tutto cambia in fretta e dove ogni giorno dobbiamo imparare qualcosa di nuovo ma che raramente si presenta sotto forma di immagini suggestive.
Invece di memorizzare prede e pericoli, oggi ci toccano testi, parole, dati e tanto altro. Tutte informazioni fondamentali per la nostra vita ma che il nostro cervello reputa noiose e simili tra loro, per questo fa fatica a memorizzarle tutte.
Non abbiamo invece perso la nostra capacità di ricordare le immagini e gli spazi.
Ti faccio un esempio. chiudi gli occhi e immagina casa tua.
Parti dalla porta d’ingresso e muoviti da una stanza all’altra. Osserva la posizione dei mobili che cosa tieni in ogni mensola, immagina il contenuto dei cassetti. Vai in cucina, poi in salotto, poi in camera da letto e infine in bagno.
Ci sei riuscito/a senza sforzo, vero?
Beh, sappi che questo esercizio è la base per la più potente delle Mnemotecniche: il Palazzo della Memoria.
Le Tecniche di Memoria, infatti, si basano proprio queste attitudini della nostra mente e ciò che fanno è trasformare le informazioni che vogliamo ricordare in qualcosa di molto più semplice da assimilare per noi.
I principi delle tecniche di memoria
Di tecniche di memoria ne esistono moltissime, tutte utili per trattenere nella mente diversi tipi di informazioni. Si va da ricordare i numeri a interi testi, da ricordare i nomi delle persone e così via, ma i principi su cui si fondano sono sempre gli stessi:
la visualizzazione: trasformare i dati in qualcosa che coinvolga i nostri sensi, in particolare la vista… usare le immagini esatto, ormai lo avrai capito bene.
l’associazione: associare le nuove informazioni tra loro o associarle a qualcosa che già ricordiamo così, creando una sorta di “rete” intorno ad un dato, riusciremo a “catturarlo”.
l’emotività: rendere i dati che vogliamo ricordare particolari, unici, diversi dal solito. La banalità e la ripetizione fanno addormentare la nostra memoria, la novità è invece la sua migliore amica. Ti invito infatti a notare come ogni volta che viviamo una nuova esperienza o qualcosa di particolare questa rimanga impressa nella nostra memoria con facilità insieme anche a molti dei suoi dettagli.
Il chunking: in molte situazioni, come nella memorizzazione dei numeri, ad esempio, bisogna dividere la grande quantità di dati in parti più piccole così da semplificarci il lavoro. Una casa non si costruisce tutta insieme ma mattone per mattone così come una scalinata si sale gradino per gradino… step by step per dirlo in inglese.
Ho scelto di dedicare questo primo articolo a mostrarti i principi su cui si fondano le mnemotecniche così da farti capire meglio qual è il loro funzionamento.
A seguire, passeremo alla pratica con il Link Method, la tecnica di memoria più semplice e su cui si fondano tutte le altre, per poi passare a livelli più avanzati.
Porta le Tecniche di Memoria al massimo livello: entra in Mnemonica 2.0
Ebbene sì, abbiamo appena lanciato la nuova edizione del nostro corso sulle tecniche di memoria. Esatto, “abbiamo”, perché non sarò da solo, ma sarò accompagnato da due miei folli amici e colleghi:
- Alessandro de Concini: imprenditore, insegnante e formatore nel campo del metodo di studio e dell’apprendimento efficace, che ti mostrerà come ricordare tutto ciò che studi per sempre;
- Vanni De Luca: mnemonista di fama internazionale noto per i suoi spettacoli incredibili. Per lui la memoria è arte e la usa come fosse magia. Ti insegnerà come usarla per tenere discorsi in pubblico, memorizzare testi, poesie e un’infinità di altre cose (P.S. clicca sul suo nome e scopri con i tuoi occhi di cosa è capace).
Infine, ci sono io, l’attuale Campione del Mondo di Memoria, che ti parlerò di tecniche come quella di cui hai appena letto e ti introdurrò al meraviglioso mondo dei Memory Sports.
Lascia che ti dia una piccola anticipazione di ciò che troverai nel corso:
- Le basi per partire al meglio;
- Come usare il Metodo dei Loci (a cui ho dedicato personalmente un intero modulo);
- Come usare le mnemotecniche nello studio per ricordare qualsiasi dettaglio senza sforzo;
- Ogni segreto per memorizzare a breve e a lungo termine a piacimento;
- Le tecniche di memoria più avanzate, per diventare tu stesso un/a esperto/a.
E molto, molto altro.
Non voglio dilungarmi troppo, per sapere tutti i contenuti del corso nei minimi dettagli ti rimando alla pagina ufficiale di Mnemonica, dove potrai scoprire e scopri cosa è in grado di fare la tua mente.
Ci vediamo dentro.
FAQ
Prima di chiudere ho deciso anche di scrivere qui sotto una breve sezione FAQ. So che avrai sicuramente qualche domanda, vediamo se riesco ad anticiparti:
Assolutamente sì. Come abbiamo visto sfruttano dei principi cognitivi presenti in ognuno di noi e per questo motivo possono essere imparate e sfruttate da tutti.
Le tecniche possono darti una marcia in più in tutte quelle situazioni in cui devi apprendere qualcosa dal momento che potrai farlo più velocemente e con più sicurezza.
Le applicazioni vanno dallo studio al ricordare un discorso, imparare una lingua, prepararsi per un test/concorso/esame, ricordare i nomi delle persone…
Rispondere a questa domanda non è semplice perché dipende dai tuoi obbiettivi, dal tempo e dall’impegno che hai intenzione di dedicarci.
Diciamo che in genere dovrebbe bastare qualche settimana per raggiungere una buona padronanza ma, naturalmente, non si finisce mai di imparare e migliorare.
Sei nel posto giusto!
Su questo blog trovi già diversi articoli che ti saranno utili per cominciare in questo fantastico mondo. Tuttavia, è solo l’inizio.
Se vuoi davvero memorizzare qualsiasi cosa in un istante e ricordarla per sempre, io e due miei amici e colleghi, Alessandro de Concini e Vanni De Luca, abbiamo appena lanciato Mnemonica 2.0 – l’Arte di Ricordare.
Il videocorso sulla memoria più completo che tu possa trovare in circolazione. Se non mi credi, clicca qui e scopri di cosa siamo stati capaci.
Oh, dimenticavo… il corso gode di uno sconto esclusivo per il lancio, valido fino al 30 novembre. Usalo finché puoi, perché ti assicuro che non costerà mai più così poco.
Se non ho risposto ai tuoi dubbi, sappi che puoi scrivermi liberamente un commento sul mio canale YouTube o su Instagram, dove spesso rispondo alle domande di chi mi segue
Con questo chiudo l’articolo e ti saluto, sperando di rivederti presto qui.
P.S.: ti invito a iscriverti alla mia newsletter, dove ho avviato un nuovo format riservato alla Community!
Ogni settimana, infatti, condivido via mail un concetto che mi ha migliorato la vita, ma che è troppo breve per essere trattato in un video o in un articolo.
Ti aspetto!
A presto,
Andrea
Nel Q&A ho notato la domanda “le tecniche di memoria funzionano per tutti?”. La risposta che viene data è affermativa. Riprendendo l’articolo prima veniva citato come principio la Visualizzazione. Per chi ha l’aphantasia. Come si struttura una tecnica di memoria i loci, se si no può visualizzare?
Ciao Paolo! L’aphantasia è naturalmente un ostacolo per l’applicazione delle tecniche di memoria dal momento che, non potendo visualizzare le immagini nella propria mente, viene meno uno dei principi fondamentali. Tuttavia si può comunque provare ad usare le tecniche cambiando il loro approccio. Quello che si può fare è vivere le associazioni dal punto di vista narrativo invece che da quello visivo. Questo significa che dovrai pensare alle associazioni come se fossero delle storie, immaginare un motivo per il quale stanno avvenendo, pensare a delle conseguenze di tutto ciò e così via.
Ciao Andrea. Per prima cosa ti ringrazio della spiegazione. Devo ammettere che scoprire che esiste l’abilità di visualizzare è stato un po’ mind-blowing. Ho letto un po’ e l’aphantasia potrebbe essere anche genetica, ironia della sorte, mia madre è risultata con una ottima capacita di visualizzare / vicino all’hyperphantasia. Tralasciando questo, proverò ad utilizzare le mnemotecniche guardandole da un altro punto di vista, come hai consigliato tu. Ho letto che alcuni hanno notato dei miglioramenti con l’image-streaming. Non vedo il perchè precludersi questa possibilità, proverò anche con questo. Ti ringrazio per esserti interessato.
-Paolo Carta
In bocca al lupo allora, spero funzioni!
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